Normalmente, nei campi di sterminio nazisti le ceneri dei defunti, ad Auschwitz erano centinaia se non migliaia al giorno, venivano disperse nei fiumi e nei boschi circostanti.
Ma soprattutto negli ultimi mesi di guerra, incalzati dall’imminente fine e dall’oramai sicura sconfitta, i nazisti iniziarono a disperdere le ceneri anche in fosse interne al campo che venivano poi ricoperte d’acqua, agevolati in quest’opera dalle vaste aree paludose di Birkenau.
Le quattro lapidi nere poste a poca distanza dal Krematorium II, sono dedicate proprio alle ceneri dei defunti, ed hanno lo scopo di ricordare a noi tutti in che modo atroce centinaia di migliaia di prigionieri furono dispersi nell’aria e nelle acque.

In un certo senso visitare Auschwitz II Birkenau significa anche passeggiare su terreni tuttora intrisi di acqua e ceneri, e compiere un vero e proprio pellegrinaggio nel più grande cimitero del mondo, a cielo aperto, del tutto privo di bare.
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