Quasi sempre, all’arrivo di un treno carico di ebrei, rom e sinti, i deportati venivano fatti scendere dal treno (in corrispondenza della cosiddetta “Rampa d’arrivo (Bahnrampe)“), e si ripeteva la stessa terribile routine: la selezione.
Essa serviva a stabilire chi, tra gli ebrei appena arrivati, dovesse essere inviato immediatamente alla morte (circa l’80%) e chi dovesse invece essere inserito nel Lager per lavorare ancora per un breve periodo per il Terzo Reich.
I deportati ebrei dovevano scendere e lasciare tutti i loro averi accanto al treno, spesso il silenzio figlio del terrore era assordante, i nuclei familiari tentavano di ricongiungersi, e a tutti veniva promesso che in seguito avrebbero potuto riavere la loro roba e reincontrare mogli, mariti o figli.
Dal marzo del 1942 al maggio del 1944, la selezione aveva luogo lungo la strada accanto alla Judenrampe, uno spazio assai grande situato più o meno a metà strada tra i campi di Auschwitz I e Auschwitz II, costituito da una deviazione ferroviaria di grande portata, ed affiancato da una serie lunghissima di depositi parallela ai binari, oggi in rovina.

Dopo il maggio del 1944 la selezione iniziò ad essere effettuata direttamente all’interno di Auschwitz II, lungo i binari ferroviari che l’attraversano quasi per intero.















FONTI:
- https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/auschwitz-abridged-article
- https://encyclopedia.ushmm.org/content/it/article/auschwitz